Mutuo INPDAP 2024


I dipendenti e i pensionati del settore pubblico e statale iscritti alla gestione ex INPDAP dell’INPS hanno la possibilità di sottoscrivere con l’ente un mutuo ipotecario edilizio.

Mutuo INPDAP 2024L’INPDAP a partire dal 1° gennaio 2012 non esiste più ed è confluito nell’INPS, che ne è subentrato in tutte le funzioni e competenze. Quindi i servizi creditizi che veniva in precedenza erogati dall’Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica, ora vengono gestiti dall’INPS.

Si utilizza quindi il nome di “mutui INPDAP” per indicare i mutui erogati dall’INPS agli iscritti alla Gestione Dipendenti Pubblici ex INPDAP.

La normativa ufficiale che regolamenta l’erogazione dei mutui INPS agli ex INPDAP è contenuta nel nuovo Regolamento per l’erogazione di mutui ipotecari agli iscritti alla gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali in vigore dal 1° gennaio 2024.

Di seguito vediamo meglio tutte le caratteristiche di questa tipologia di finanziamento, aggiornate in base alle normative attualmente in vigore.


Tipologie di mutuo e importo massimo ottenibile

I mutui ipotecari edilizi concessi dall’INPS possono essere richiesti per finanziare le seguenti spese:

  • mutuo prima casa: acquisto, costruzione, ampliamento su terreno di proprietà o assegnazione da cooperative in proprietà divisa di un alloggio non considerato di lusso. In questo caso l’importo massimo ottenibile è di 300.000 euro
  • manutenzione e ristrutturazione prima casa: esecuzione di lavori di manutenzione (ordinaria o straordinaria), adattamento, ampliamento, trasformazione o ristrutturazione della prima casa. L’importo del mutuo non può eccedere il 40% del valore dell’immobile (come risulta dalla perizia estimativa dei tecnici INPS), con un limite massimo di 150.000 euro
  • garage o posto auto: acquisto o costruzione di un box auto o di un posto auto di pertinenza all’alloggio (non può essere distante più di 500 metri dalla casa). Somma massima ottenibile: 75.000 euro
  • Iscrizione e frequenza da parte dell’iscritto alla gestione ex INPDAP o di un componente del suo nucleo familiare, a corsi universitari, corsi post laurea e Master, Conservatori di musica e Accademie di belle arti, Istituti di formazione professionale, in Italia o all’estero, che rilascino titoli legalmente riconosciuti. Somma massima ottenibile: 100.000 euro

Requisiti della prima casa

Il mutuo ediliziopuò essere richiesto solo in merito ad un immobile che sia la prima casa, dove l’iscritto e il suo nucleo familiare abbiano già o trasferiranno la loro residenza.

La casa deve trovarsi sul territorio italiano e l’immobile deve essere libera e disponibile.

Inoltre non deve essere gravato da alcuna garanzia reale.

Salvo alcuni casi particolari (proprietà di quote, assegnazione della casa al coniuge separato, inagibilità in seguito a calamità naturali, iscritto che vuole costituire un nuovo nucleo familiare distinto da quello dei suoi genitori, immobile situato a 150 Km di distanza dall’altro immobile di proprietà solamente nel caso di disponibilità residue del Fondo Credito) l’iscritto ex INPDAP e i componenti del nucleo familiare (coniuge non separato legalmente e figli a carico) non devono essere proprietari di altra abitazione in Italia.


Chi può richiederlo

Possono fare domanda per richiedere un mutuo ex INPDAP i seguenti soggetti:

  • lavoratori dipendenti pubblici e statali iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, che abbiano un’anzianità di iscrizione di almeno 1 anno, che abbiano un contratto di lavoro a tempo indeterminato e siano in attività di servizio
  • pensionati pubblici e statali iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali

Durata

La durata del mutuo varia a seconda dell’età del dipendente o pensionato pubblico che lo richiede:

  • se il richiedente ha meno di 65 anni, il finanziamento può avere durata 10, 15, 20, 25 o 30 anni
  • se il richiedente ha 65 anni o più, la durata può essere solo 10 o 15 anni

Tassi di interesse: tasso fisso o variabile

Il richiedente può decidere se richiedere un mutuo a tasso fisso o un mutuo a tasso variabile. Di seguito riportiamo i tassi di interesse attualmente in vigore.

– MUTUO A TASSO FISSO

Il tasso di interesse annuo (TAN) viene calcolato in base al loan-to-value (LTV) e alla durata del finanziamento, come riportato nella seguente tabella.
I dati contenuti nella tabella sono quelli nuovi, in vigore a partire dal 1° febbraio 2020, e differenti a seconda della finalità per cui viene richiesto il mutuo, come stabilito dalla Determinazione presidenziale n.11 del 29 gennaio 2020.

– Mutuo ex INPDAP per acquisto nuova casa, lavori di manutenzione ordinaria o straordinaria, acquisto di box auto / posto auto:

Durata LTV <= 50% 50% < LTV < 80% LTV > 80%
Fino 10 anni 2,93% 2,98% 3,13%
Fino 15 anni 2,90% 2,95% 3,10%
Fino 20 anni 2,88% 2,93% 3,08%
Fino 25 anni 2,84% 2,89% 3,04%
Fino 30 anni 2,82% 2,87% 3,02%

Ricordiamo che il loan to value (LTV) indica il rapporto tra l’importo di denaro ottenuto con il mutuo e il valore dell’immobile. Quindi ad esempio se l’immobile costa 200.000 euro, e il mutuo viene concesso per 150.000 euro, il calcolo del LTV è dato da 150.000 / 200.000 = 0,75 = 75%.

– Mutuo ex INPDAP per partecipazione a corsi universitari o corsi post laurea, master, conservatori, accademie delle belle arti, istituti di formazione professionale:

Durata LTV <= 50% LTV > 50%
Fino 10 anni 2,93% 2,98%
Fino 15 anni 2,90% 2,95%

– MUTUO A TASSO VARIABILE

Dal 1° gennaio 2024 cambia la modalità di calcolo del tasso variabile. Ai mutui a tasso variabile, con rata di ammortamento mensile, si applica il tasso pari all’Euribor a un mese, calcolato su 365 giorni, maggiorato di 150 punti base.

In precedenza, fino al 31/12/2023 il tasso variabile veniva invece determinato in base all’Euribor a 3 mesi calcolato su 365 giorni e maggiorato di 200 punti base (la rilevazione avveniva in data 31 marzo, 30 giugno, 30 settembre, 31 dicembre).


Costi e spese

Oltre al tasso di interesse, ci sono altre spese ed oneri che il mutuatario (cioè il beneficiario del mutuo) deve sostenere:

  • spese di amministrazione: 0,5% sull’importo ottenuto
  • spese per la perizia giurata riguardante la regolarità catastale, urbanistico-edilizia e la certificazione energetica dell’edificio (APE, Attestato di Prestazione Energetica)
  • spese del notaio, inclusi costi di registrazione e copia degli atti
  • spese per l’iscrizione dell’ipoteca
  • spese per la polizza di assicurazione obbligatoria

Rate mensili

Il piano di ammortamento è alla francese, cioè il rimborso del debito avviene mediante il pagamento di rate mensili posticipate e costanti, comprensive di quota capitale e quota interessi.


Simulazione calcolo rata

Chi sta valutando la possibilità di richiedere un mutuo ipotecario edilizio all’INPS e vuole effettuare il calcolo della rata per vedere se è in grado di sostenerla o per confrontarla con altri preventivi ottenuti da banche e istituti di credito, può fare una simulazione del piano di ammortamento.

L’INPS, infatti, ha messo a disposizione degli iscritti ex INPDAP un apposito simulatore che consente, inserendo l’importo che si vorrebbe ottenere, il tasso di interesse preferito (fisso o variabile) e la durata, di ottenere l’importo della rata da pagare (ovviamente nel caso del tasso variabile, cambiando il tasso, il valore è indicativo, in quanto cambia in base all’Euribor a sei mesi).

È possibile accedere al simulatore andando sul sito www.inps.it e seguendo questo percorso di navigazione: Home > Tutti i servizi > nel campo “Testo libero” scrivere “simulazione piano di ammortamento mutui ipotecari” e poi cliccare sul tasto “Filtra” > Selezionare il servizio “Gestione dipendenti pubblici: simulazione piano di ammortamento mutui ipotecari” > Procedi con la simulazione.

Per comodità riportiamo anche il link diretto: https://serviziweb2.inps.it/MutIpoGDPWeb/simulaPianoAmm/


Pagamento rate

Il pagamento delle rate del mutuo avviene tramite i canali PagoPA (sia online che offline). Tramite accordo con l’INPS, per il mutuo a tasso fisso, si può pagare anche tramite addebito su conto corrente mediante SDD (SEPA Direct Debit).


Polizza assicurativa

Il beneficiario del mutuo è obbligato a sottoscrivere una polizza di assicurazione sull’immobile contro il rischio di incendio, fulmini, scoppi. La casa deve essere assicurata per l’importo indicato sulla perizia estimativa.

In aggiunta il beneficiario può decidere anche di sottoscrivere una polizza assicurativa facoltativa per coprire ulteriori rischi, come quello di perdita del posto di lavoro, inabilità temporanea per malattia o infortunio o invalidità permanente.


Surroga mutuo

È possibile richiedere la surroga del mutuo. Tramite la surrogazione, o portabilità, il beneficiario ha la possibilità di trasferire un mutuo stipulato con una banca presso un’altra banca.

Le possibilità di surroga sono due:

  • chi ha sottoscritto un mutuo ipotecario con l’INPS può decidere di trasferirlo presso un’altra banca
  • il dipendente o pensionato pubblico che ha sottoscritto un mutuo con una banca può chiedere la surroga per trasferirlo presso l’INPS (a patto che siano rispettati tutti i requisiti necessari)

Rinegoziazione mutuo

Il beneficiario del mutuo INPS ex INPDAP può richiedere la rinegoziazione delle condizioni del mutuo.

Si possono ricontrattare la riduzione del tasso di interesse inizialmente pattuito nel contratto, la tipologia di tasso di interesse (è possibile passare dal tasso fisso al tasso variabile o viceversa solamente una volta) e la durata del mutuo (prolungamento o riduzione).

Non è invece possibile rinegoziare l’importo ottenuto a prestito.

Per poter richiedere la rinegoziazione il mutuatario non deve essere moroso, cioè deve aver rimborsato correttamente tutte le rate, senza ritardi nei pagamenti.


Domanda online

Anche per il 2024 la domanda va presentata nel periodo compreso tra il 15 gennaio e il 15 dicembre di ogni anno.

La domanda, corredata di tutta la documentazione richiesta, va effettuata on line sul sito www.inps.it accedendo all’area riservata alla gestione ex INPDAP.

Le domande vengono prese in esame secondo l’ordine cronologico di protocollazione.


Graduatorie

I mutui INPDAP vengono finanziati tramite il Fondo Credito dell’INPS.

Ogni anno l’INPS comunica qual è l’importo delle disponibilità di bilancio destinate all’erogazione dei mutui ipotecari.

Nel caso in cui si determini un’eccedenza di richieste di mutuo rispetto al 90% delle disponibilità finanziarie assegnate per l’esercizio, si procede all’ammissione delle domande tramite graduatoria nazionale mensile.

La novità del 2024 è che per le graduatorie viene utilizzato il criterio dell’ISEE (Indicatore della situazione economica equivalente).

Per consultare le graduatorie bisogna andare sul sito www.inps.it e seguire questo percorso: Home > Welfare, assistenza e mutualità > Graduatorie dei mutui ipotecari agli iscritti al Fondo Credito Gestione Dipendenti Pubblici.


Documentazione ufficiale 2024

Regolamento mutui INPS ex INPDAP in vigore dal 1° gennaio 2024
Regolamento per l’erogazione di mutui ipotecari agli iscritti alla gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.
regolamento-mutui-inpdap-2024.pdf




Categoria: Mutui INPDAP
NB: inpdap.biz non è in alcun modo collegato a I.N.P.D.A.P. e I.N.P.S., ma è solo un sito informativo non ufficiale dedicato a dipendenti e pensionati pubblici.